29 marzo 2007

trucioli e detriti

23.03.07
Continuo stupidamente a sbagliare il sudoku. Ho il letto pieno di merdoline della gomma. Niente in confronto ai tuoi peli, ma mi irrita l'assenza di concentrazione.

26.03.07
Quando torni? Ho un po' di seghe mentali e non so più dove mettere i trucioli. S'è intasato il water di trucioli. Latte e trucioli a colazione. Trucioli fritti. Insalata di pippe e trucioli. E non è vero che se esco mi faccio meno seghe: fa freddo. E piovono trucioli.

26 marzo 2007

M'è passato lo stimolo

Aveva bisogno di una vacanza, io credo. Conturbanti, densi post. Post tutto. Post vero uomo della vita, soprattutto. Ora è a Dublino a fare cacchine pretenziose a forma di trifoglio...

Tento nuovamente di tirare in mezzo la Biga, ma ci credo poco, in realtà. Le sue immagini thailandesi erano meravigliose. Mi veniva voglia di scappare via, mischiarmi fra la folla di Bankok e non farmi trovare più. Ale... Cosa ti devo dire?

Ecco, m'è passato lo stimolo.
Caffè e siga e vediamo se torna.

17 marzo 2007

oggi. voglie igieniche

riscopro i ricordi tra le sensazioni vive dell’attimo presente.
lascio che i tempi si compenetrino e che si contemperino
soggiogata dalla magia del riverbero del reagente.
le affannate corsette ascoltando paolo benvegnù.
ero persa di te.
mi chiedo come diavolo facessi.

penso alla casetta in piazza sant’antonio,
quella con un ramarro verde di plastica inchiodato al cancello.
e i ghiri impagliati sull’albero.
o i sette nani in giardino.
ci vive un uomo alto e barbuto che si abbassa per entrare.
e le altre casette del colmello di san giacomo: un po’ per nani-un po’ per schizzati.
c’è anche il castello.

penso che ad un tratto desidererò anch’io accompagnare i miei figli a scuola in bicicletta.

poi penso che ho voglia di scrivere sul blog anche tutte quelle cose che non ho registrato e che ormai dimentico da un po’ di imprimere sul mio diario, penso al blog, il mio giardinetto.
ci faccio la cacca fatta bene, acciambellata. oppure metto uno stronzetto dopo l’altro, in fila. di solito lo faccio quando c’ho voglia di andarmene perché mi ricorda i treni.
qualche volta, poi, la compongo a forma di quadrifoglio.
faccio la cacca fatta bene. trasformo l’attività igienica in un passatempo interessante.
ma non ho molto tempo e da un po’ non mi ci dedico più. poi sono pure stitica. il che aiuta la mia assenza. ci sono le erbacce. ma oggi ho fatto un po’ d’ordine.

la cacca, quella fatta così, alla “cazzo di cane”, quella che non parla di uomini ma scava dentro e mi butta già idrocaccalmente pure l’autostima, di solita la faccio nel letamaio del mio diario.
devo ammettere che è molto meno divertente.
fa pure più male.
è più divertente costruire mausolei di cacca agli amori finiti o mai iniziati che alle persone che mi fanno stare male davvero.
o a quelli che ci sono ogni giorno, anzi, ogni sera.

11 marzo. fantàsia

11 marzo 2007
11.43
il cellulare vibra.

stanotte ho sognato di Fantàsia. un sogno un po' strano: un po' thriller, un po' erotico. c'era un plastico d'oro e il mio bastiano, raccontandomi le storie, dava vita ad ogni scorcio. talvolta chiamava degli studenti a farlo (lui era in cattedra e vestiva come un guru. so che era terribile da vedere e non capisco come diavolo facesse ad esercitare del fascino su di me: un corpo tozzo coperto da una tunica bianca con colletto e polsi di una fantasia dorata): eravamo seduti in un'aula a gradoni in discesa. piccola però: un misto tra una aula magna di economia e una 1.4.
si raccontava la storia di un piccolo angolo e si finiva per esserne risucchiati e viverlo.

io devo essere stata l'infanta. lo so un po' perchè ero la sua donna, ma soprattutto perchè sedevo sempre nella posizione del loto, che nella mia immaginazione è sempre la posizione dell’infanta imperatrice al centro del suo padiglione di magnolia lunare.


Ti ho scritto di averti sognato.
Lo faccio sempre perché sono convinta da sempre di avere un sesto senso in relazione a te.
E poi ci eravamo sentiti il sabato. Tranquilli.
Il telefono vibrava di un tuo sms.
Vai a convivere.

Mi sto costruendo un museo dell’anima nell’anima.
sei nell’anima
Sei fuori dalla mia quotidianità, ormai. Ho smesso di pensarti ogni mattina.
Ricordo con affetto quelle mezzore passate distesa sul letto appena rifatto a guardare i tetti, a sentirmi al mare, a ricordare “cinque terre primi di settembre”.
Ricordo con affetto perché sono ammalata di sentimentalismo patetico: sorrido indulgente alla mia malattia perché “posso smettere quando voglio”.

È che è bello cullarsi così, nel fango che profuma di margherite.

Comunque vai a convivere. Sei un idiota.
Non ho più nulla da dire. Voglio dire, non ho nulla da dire su di lei. È ovvio che quando vi vedevo (coppia melensa sui divanetti della gabbia, lei push up dell’intimissimi, se non una prima una seconda un po’ vuota, lupetto bianco e gonna di gins, tu, un ciovane quarantenne miope, in contrasto in mezzo ai sedicenni, no?) vi ritenevo insopportabili.
Ora non ho nulla da dire della bionda trentina, verosimilmente bocconiana.
Però tu… tu sei come me.
Io sono come te, forse, ma “posso smettere quando voglio” perché sono ancora giovane davvero e c’è tempo.
Io sono uscita dalle tue labbra. Tu mi hai dato vita con la tua fantasia. Ero un plastico e tu mi hai soffiato dentro la tua fantasia.
Nessuno mi ha mai acceso quanto te.
Le persone che sono venute dopo hanno trovato il cancello aperto e i sentieri segnati… per loro non è stato difficile seminare e per me non è difficile annaffiare e accudire ciò che mi trasmettono.
Ma tu sei stata la prima persona in carne ed ossa che mi abbia riempita di me stessa.

Sono frutto delle tue parole. Vuote d’amore. Sei anaffettivo.
Ma io non posso, grazie a dio. Io sono giovane e vivo e spero con ogni cellula del mio corpo.

Tu sei rimasto impigliato nel labirinto che le hai costruito a monumento. Sei rimasto legato al ricordo di lei. Sei ancora convinto di aver perso la donna della tua vita.
Sei fuori.
Non capisci che se davvero vi foste amati ancora lei avrebbe mandato a puttane tutto e avrebbe sposato te e non l’altro!

Pazzesco. Sei un patetico patetico. Sei patetico². Ti sei costruito il museo del tuo amore perduto nell’anima. Sono convinta che tu abbia la piena consapevolezza della tua pateticità e del tuo squallido prenderti in giro. Perciò sei un patetico alla seconda.

Sei uno stronzo, anche, ma tanto la bionda trentina mica è mia amica, cazzi suoi.
“avere una donna mi risparmia dalla noia di tutte le altre”

Sei terribile. Se ti avessi vicino morirei di dolore. Mi chiedo se lei lo sa. O sei fai il patetico anaffettivo solo con me.

prodigi

23 febbraio 2007
pensare che Pier è a Istanbul e che Ester dorme la sua prima notte a Torino mi fa sentire i rumori e la temperatura dell’aria della prima notte a Berlino.
avevo in testa tutte le sensazioni del giorno, mi sentivo a casa e allo stresso tempo sapevo che sarebbe durata una settimana, avevo paura di conoscere gente nuova e allo stesso tempo di non conoscerne, mi addormentavo con l’immagine della cucina il mattino dopo: un insieme strano di mobili recuperati, tazze spaiate e foto di busone in viaggio alle pareti.
avevo sensazioni di prodigi..

09 marzo 2007

Pecore nere.

Oggi, massima soddisfazione a colazione. Constatare, non l'avevo mai notato prima, che nella mia tazza le fette biscottate entrano tutte intere, sia di lungo che di largo. "Senza tazza con le pecore non si va da nessuna parte..." Questa scoperta mi ha aperto le finestre sulla giornata soleggiata. A lezione, tre ore e mezzo consecutive sulle istituzioni culturali postunitarie, guardavo dei butei della generazione niumetal giocare a freesbee coi jeans scesi sotto al culo e i boxer multicolor in acrilico in bella mostra. Ierisera sotto casa mia passava un pullmann di biondine stivalate e minigonnate che andavano a festeggiare la loro festa. Mi sono sentita travolta da una nuvola di profumo, mentre andavo in direzione opposta, slalomandole, avvolta dall'odore di fritto misto della mensa del signore.

08 marzo 2007

Primavera.

Non avevo dubbi. Sapevo già che sarei entrata nella mia stanza intima, nel mio gabinetto. Nessun post altrui, nessun commento. Niente. Bianco silenzio. Questo blog sta diventando tutto mio?
C'è la finestra aperta. C'è aria di primavera. Ci sono due gatti che litigano furiosamente sul tetto retrostante la Frinzi.
Di notte c'è un merlo che canta: ho tentato di far partecipe l'Acaro Gigante di questa meraviglia naturale nel cuore della città, me l'aveva persino chiesto lui, di partecipare alle mie scoperte ornitologiche, così ho socchuiso la finestra e sono tornata a letto ma poi ho scoperto che non ha granchè gradito d'essere svegliato alle cinque del mattino per sentire 'la primavera' del merlo...
Animali esotici pullulano nei miei sogni. Sono una fallimentare paladina dei cuccioli di panda. Li lascio annegare in torrenti in piena. Cuccioli di zebre e cuccioli di tapiro.
Mi sento paranoica e refrattaria. Schivo il dialogo. Non so che dire. Ripenso morbosamente ai dettagli, rielaboro informazioni superflue. Boh. Devo svegliarmi da questo torpore. Sono un po' confusa, un'Alice senza meraviglie, addormentata sotto all'albero, con la schiena appoggiata al tronco ed il libro chiuso sulle ginocchia.
Ultimamente sono poco tollerante. In genere lo sono in abbondanza. Saranno gli ormoni. Gli scompensi della carenza di vitamine ed oligoelementi, il catarro caleidoscopico fossilizzatosi nei miei polmoni. Chissà.
Ho saputo che Cristicchi ha pure vinto Sanremo. M'ha fatto piacere.
C'è in corso una disquisizione (tra me e me) su un video di Fatboy Slim. Quello con uno dei miei attori preferiti: Christopher Walken. Walken. ((Non Lee. Christopher Lee è un altro. E' quello che da 50 anni fa Dracula e finalmente l'hanno reinventato come scattivone, e ha fatto Saruman e Darth Tyranus.)) Ora so. Era "Weapon of Choice", "video per il quale lui stesso ha curato anche le coreografie ed ha vinto l'MTV video music award". Mica cazzi volanti... E il regista era Spike Jonze. "Essere John Malkovich"! Ops mi sono persa un'ora in un dedalo di link e curiose connessioni nel mondo dei videoclip: Michel Gondry, e di lui sappiamo già un po'... Chris Cunningham ("All is full of love" di Bjork, fantastico, con i robot che fanno l'amore...), Mark Romanek ("One Hour Photo"!!!) ("Closer" e "Perfect Drug" dei Nine inch Nails!!!) (Perfect Drug è un inedito per la colonna sonora di Lost Highways di David Linch...) Oddio, mi sono persa.
E poi ora c'è Nikola via messenger...

robi scrive:
non posso inviarti le foto perchè ce le ho sulla fotocamera
N!kola scrive:
inviame la fotocamera

Ecco. Meno male.