23 maggio 2008

un rutilante pensiero

Mi spiace perchè le cose più simpatiche che potevo scrivere le ho già inviate in Olanda, alla gatta Morgana. Mi vengono da scrivere solo le cose che dovrei fare e che siccome non faccio, mi fanno sentire in colpa. Ma me le tengo per me. E' un periodo un po' così. Mi escono migliaia di lettere dalla punta delle dita, ma formano paroloni, che formano discorsi afoni, intricati, impolverati e noiosi. Un po' annoiano anche me.
Mi sento fuori dal mondo. Tutto là fuori ruota vorticosamente (Che gioia, ora ricordo, aver imparato il termine "rutilante". Grazie Eco.) mentre io resto seduta a scrivere di cose ormai polverizzate dal tempo. Cose che tutti hanno dimeticato, ma che magari, anche se ricordassero, dimenticherebbero un minuto dopo, troppo distratti da uno spot alla tele, o dal bip di un sms.
C'è troppa poca attenzione, ci sono troppe distrazioni che ti tengono il cervello occupato, abituandoti a non pensare. Mi capita, purtroppo, di rendermi conto che qualcuno non pensa, non deduce, ha disimparato ad unire le informazioni e a dedurre. Mi spiace. Mi sento a disagio io, che magari metto a disagio lui, che ha disimparato e non è così agile di pensiero. O forse lui, un lui ipotetico, intendiamoci, ci sono mille lui ongi giorno, forse non si sente affatto a disagio, a far poca fatica. Anzi, è soddisfatto. Prende tutto come viene, senza sindacare, assorbe la realtà passivamente, come il suddetto spot della tele.
Magari fossero tutti dello spessore di uno spot. I messaggi che ti arrivano, intendo. E se ti arriva, che ne so, ipotesi assurda, non sia mai, se ti arriva un libro? Come cazzo fai?

07 maggio 2008

b side

ascolto bside. ho a fianco i promessi sposi da leggere fino al cap. 25 e un paio di pantaloni da finire di accorciare.
non ho voglia di studiare. vorrei smettere adesso e che godermi l'estate.
non ho voglia di essere sola in questi giorni perchè penso a cose brutte e non ho sonno. non brutte brutte le cose, solo deprimenti. ci penso appena prima di addormentarmi e il cuore affonda mentre il sangue mi si gela. poi il giorno c'è il sole e ci penso un po' meno, ma quando ci penso ci penso con quella leggerezza spensierata di quando fai finta di essertene dimenticata.
ci sono delle ore però, o dentro all'acqua, dove capisco che è tutta una bolla di sapone. è opaca perciò mi disorienta. e non ha i riflessi. è una bolla del cazzo perchè non è nemmeno divertente: è solo uno spreco di sapone ed acqua con effetti claustrofobici.
speriamo che il sole la faccia scoppiare prima che mi scoppi la testa.